LE VERE ORIGINI DEI CANARINI MOSAICO
a cura di Giorgio de Baseggio

Premessa: nel 1930 sono nati i primi Canarini della categoria mosaico in un allevamento olandese nel quale si allevavano Canarini a fattore rosso derivati da accoppiamenti con il Cardinalino del Venezuela ( Carduelis cucullatus) . In un primo tempo vennero riconosciute  solo le femmine mosaico e si riteneva che i maschi mosaico non esistessero. Nel 1950 finalmente vennero riconosciuti anche i maschi mosaico. Verso la fine del 1960 apparve in Italia un nuovo tipo di Canarino mosaico, nato da mosaico x Gloster consort molto brinato. Il maschio di questa nuova versione era simile alla femmina mosaico,ma con le “zone di elezione” ( spalle, mascherina della faccia ) ben colorate,mentre il groppone era bianco,invece di rosso. Questo modello venne accettato come “modello standard”. I Canarini di quei tempi ( chiamati “vecchio tipo”) avevano le aree pigmentate più estese di quelle degli attuali mosaico denominati “ nuovo tipo” che manifestano un piumaggio bianco gessoso molto più esteso. Ma ,con il passare dei decenni,sulla stampa specializzata, vari Autori hanno versato fiumi di inchiostro nei tentativi di spiegare le vere origini dei Canarini mosaico e il loro comportamento genetico. Ma i vari pareri erano discordanti e ancora oggi non si è arrivati ad una spiegazione scientifica definitiva,accettata da tutti a livello internazionale,sia per quanto concerne l’origine dei Canarini mosaico e sia il loro comportamento genetico. Nel seguente articolo prendiamo in considerazione le più diffuse ipotesi fatte per tentare di individuare le  origini dei Canarini mosaico e,applicando un corretto  “metodo scientifico” di indagine ,tentiamo di individuare le “vere origini” e il loro corretto comportamento genetico.

 
Le corrette tappe del metodo scientifico


Per facilitare,al nostro Lettore, la comprensione degli argomenti che verranno presentati,  riassumiamo  le principali tappe che bisogna seguire per applicare correttamente il “metodo scientifico” nel tentativo di risolvere un determinato problema. Daremo il significato di alcuni termini,che sono i cardini di qualsiasi ricerca scientifica.

La scienza è un insieme di fatti,ipotesi,teorie ed essa mette in relazione i fatti con le ipotesi. La curiosità è un componente vitale per la individuazione dei problemi scientifici,i quali devono essere esposti in forma concisa e chiara. I fatti,che sono osservazioni  sperimentate  e ripetibili,sono fondamentali per la scienza ed essi,insieme a una naturale curiosità aiutano alla formulazione dei problemi,delle ipotesi e teorie  e servono a dare una soluzione logica.

Una ipotesi, che spiega un fatto, è valida se suggerisce nuove idee e previsioni.

La teoria è una ipotesi che è stata più volte confermata e accettata da più persone.

L’esperienza controllata è fondamentale per la verifica di una ipotesi e l’individuazione di nuovi fatti. In questo modo è possibile variare solo una parte dell’esperimento, mentre le altre parti rimangono costanti.

Ora tentiamo di applicare correttamente,passo dopo passo,  il “metodo scientifico” sopra schematizzato, per cercare di  individuare le “vere origini” dei Canarini appartenenti alla categoria mosaico.


Le origini del carattere mosaico


Ora, dopo avere studiato gli argomenti predetti, tentiamo di applicarli “scientificamente” nel tentativo di risolvere,possibilmente in modo risolutivo, un dibattutissimo problema che dura da oltre 70 anni:

stabilire le vere origini del carattere mosaico .

Sulle origini dei Canarini mosaico,in oltre 7 decenni, moltissimi Autori hanno versato fiumi di inchiostro sulla stampa specializzata di tutto il mondo con molte interpretazioni(spesso divergenti) e,ancora oggi, non si è raggiunta una chiarimento  definitivo,accettato da tutti, dell’annoso problema scientifico. Ciò perché il problema  è stato affrontato,dai vari Autori,non sempre in forma completa,ma in forma parziale (es.:formulazione di sole ipotesi, senza un reale e approfondito controllo dei fatti) o errata (interpretazioni sbagliate affermazioni che non hanno un riscontro nella realtà, ecc.).

Analizziamo, ora,dal punto di vista storico e cronologico,tra i molti tentativi di interpretazione,le più diffuse ipotesi e le commentiamo.


1 ) Ibridazione con il Lucherino rosso ( Carduelis cucullatus).

Nel 1930,riportano molti libri e riviste nei primi 4 decenni del secolo scorso, in un allevamento olandese apparvero le prime Canarine “mosaico” (piumaggio bianco gessoso su tutto il corpo, eccetto le “zone di elezione” rosse o arancio o gialle sui ciliari,spalle,groppone e anche soffusioni sul petto,per quei soggetti “vecchio tipo”).

Nei primi 20 anni ,per errate interpretazioni, il maschio mosaico si riteneva inesistente.

Circa nel 1950 ,in Olanda e Germania, venne riconosciuta l’esistenza dei mosaico al sesso maschile (con “mascherina” rossa più estesa e confusa rispetto a quella dei maschi attuali) e,poi,anche nelle altre nazioni.

I Canarini mosaico nascevano solo in ceppi di Canarini a “fattore rosso” nati o da ibridi Tarin rouge x Canarina (e viceversa) e loro derivati o da accoppiamenti fra : Canarini rosso arancio x Can. r.a. o da Can. r.a. x Can. a. o da Can. gialli x Can. r.a. o a. -I Canarini mosaico (di entrambi i sessi) con zone di elezione gialle, scaturirono sia da accoppiamenti tra Can. a. x Can. a. o da Can. a. x Can. gialli(come è documentato in molte pubblicazioni “antiche”).


2) Accoppiamenti con la razza Gloster

Tra il 1955 e il 1960, in Italia, si fecero accoppiamenti tra Canarini mosaico a fattore rosso x Gloster consort molto brinati e apparvero Canarini mosaico  bianchi e si intravedeva il lipocromo tra le brinature e i fianchi e il groppone erano bianchi. I maschi erano con marcature più accentuate rispetto alle femmine e presentavano una mascherina rossa simile a quella dei Cardellini.


3) Mutazione

Nel 1982 G.Canali e E.Gasparini ipotizzarono che il mosaico derivasse da una mutazione genetica,avvenuta nei soli Canarini, senza alcun intervento del Carduelis cucullatus.


4) Comparsa atavica

Nel 1988 S.Lucarini ipotizzò che la ibridazione con il Cardinalino   avesse stimolato, nel Canarino, i caratteri atavici di un antico antenato (molto dimorfico) sia del Canarino ( Serinus canarius) e sia del Serin cini  ( Serinus serinus).

 


Commento di ogni singola ipotesi


Per motivi di mancanza di spazio,non posso approfondire nei dettagli di uno studio scientifico sulle 4 predette ipotesi e i Lettori interessati possono leggere questi argomenti nel mio recente libro “Fringillidi speciali” ( si può acquistare presso l’Editore “Il Mondo degli Uccelli” ,Via Cerbai,° 11-40032 Camugnano (Bologna)–Italia ;e- mail: monduccelli@tiscali.it , vedi anche il sito : www.monduccelli.it -)  dove sono descritti estesamente. In questo articolo metteremo  in particolare in evidenza  le conclusioni che si possono trarre esaminando,nei fatti e nelle esperienze, le singole ipotesi sopra esposte.

Ad un primo esame,solo l’ipotesi 3 esclude qualsiasi intervento del Lucherino rosso . Ma questa ipotesi (ossia una “mutazione nel solo Canarino”) non spiega il fatto della comparsa del “bianco gessoso” (con la “localizzazione”sul piumaggio delle “aree di elezione” ad effetto di un mosaico) ,carattere multifattoriale unico nei Canarini e molto esteso sul piumaggio dei Canarini mosaico, in quanto è molto improbabile  che una sola mutazione possa essere “tanto potente” da provocare,in un “colpo solouna molteplice “rivoluzione genetica(le mutazioni si manifestano all’improvviso,soprattutto nei caratteri qualitativi- ossia mutazione di un solo gene-e non è il caso in esame in quanto il fattore mosaico dipende da caratteri quantitativi,detti anche multifattoriali)  , ossia :

A) sia una superbrinatura ( soggetta solo in minima parte alla azione degli ormoni sessuali,dato che nei normali Canarini selvatici- da cui derivano tutte le razze e varietà dei Canarini domestici- e anche in questi ultimi-  il dimorfismo sessuale è poco evidente ) ;

B) sia un dimorfismo sessuale molto spinto ( che dipende strettamente dalla azione degli ormoni sessuali e ciò è in “contrasto genetico” con il punto A) che è presente solo nei Canarini mosaico (ed è evidentissimo nel Cardinalino) ;

C) è un errore ritenere  una superbrinatura = spinto dimorfismo sessuale ,ossia che siano la stessa cosa  dato che,nei fatti, i due caratteri ( A e B) dipendono sicuramente da geni multifattoriali di diversa origine genetica.

 

Cardinalina isabella doppio diluita (DF=doppio fattore):notare lo splendido bianco gessoso distribuito sull'intero piumaggio mosaico inframmezzato dalle tipiche "zone di elezione" rosso arancio


L’ipotesi 2 (nascita dimosaico tipici” da accoppiamenti con il Gloster consort) è l’opinione  di incompetenti che,però, sono riusciti a trovare un certo numero di “sostenitori” dato che la falsa notizia venne “creduta” in varie parti del mondo,anche ai giorni nostri. E ciò perché il Gloster non è un  mosaico e,quindi, non può dare ciò che non ha. Infatti accoppiando un Gloster “superbrinato” x Canarino mosaico è come accoppiare due Canarini ,entrambi “superbrinati”,  con tutte le negative conseguenze: piumaggio troppo voluminoso,scomposto, depigmentato ,squilibri ormonici,comparsa dei “lumps”(che prima non esistevano nei Canarini mosaico),senza accenno al bianco gessoso (oppure,in certi soggetti, una ridotta sua apparenza proveniente dal genitore mosaico). Il bianco gessoso si è ottenuto solo selezionando i riproduttori ,con accoppiamenti mosaico x mosaico, senza alcun intervento della razza britannica. Ipotesi  errata.


L’ipotesi 4 indica che il Cardinalino ,accoppiato al Canarino, abbia,negli ibridi F1 e derivati, forse stimolato la comparsa del forte dimorfismo di un antico antenato del Serinus canarius .Questa ipotesi è interessante,ma solo come ipotesi, dato che,nei fatti, gli antenati,soprattutto se “antichi”, man mano si  “torna indietro” di moltissimi  anni,dal punto di vista evoluzionistico, risultano gradualmente sempre meno dimorfici fino ad arrivare al punto nel quale ,tra i due sessi,non esiste alcun dimorfismo nei primissimi antenati. Ipotesi improbabile.

 


Esaminiamo l’ipotesi 1


Dopo avere sinteticamente ( i dettagli nel libro predetto “ Fringillidi speciali”) commentato le ipotesi  2,3,4 ora resta da esaminare  l’ ipotesi 1 ,ossia quella che sostiene che il carattere mosaico è  sicuramente originato dalla ibridazione tra il Canarino domestico e la specie Carduelis cucullatus. Questa ipotesi è quella che venne formulata fin dagli inizi della comparsa,nel 1930, delle prime femmine mosaico ( maschi compresi,sebbene non venissero,in un primo tempo, riconosciuti) in un allevamento olandese di Cardinalini e di Canarini a fattore rosso ( e questo è un fatto storico determinante,convalidato da  numerosa documentazione ) ,derivato da accoppiamenti con il Cardinalino del Venezuela.

Questa ipotesi è quella più condivisa (sin dal 1930) dalla maggioranza degli studiosi e dagli allevatori di varie parti del mondo e,quindi, si può considerare una teoria (ossia una ipotesi accettata da molte persone). Il carattere mosaico (bianco gessoso esteso sul piumaggio con le “zone di elezione” rosse nei punti tipici ) è caratteristico della specie Carduelis cucullatus ed è servito,nella evoluzione dagli antenati a “fondo giallo”, alla costituzione della “formula genetica” dell’esotico venezuelano nel quale i pigmenti gialli si sono evoluti in pigmenti rossi ( individuati dal prof. R.Stradi : oxo-carotenoidi- alfa-doradexantina –astaxantina e canthaxantina  ).

 


Esaminiamo un fatto indiscutibile


Analizziamo un fatto indiscutibile!

Se ,al Cardinalino ancestrale, applichiamo una mutazione diluente, ossia il “diluito” sia in “dose semplice” ( SF:singolo fattore) ,meglio se in “doppia dose” ( DF:doppio fattore) ,ossia riducendo o togliendo le melanine, appare evidente il piumaggio con un magnifico ed esteso “bianco gessoso” del carattere “ mosaico” che  si manifesta nei Cardinalini mutati nei quali non esiste un solo gene di provenienza dal Serinus canarius!

 

 

Altro fatto importante: la stessa mutazione “diluita”,se applicata a tutte le altre Specie di Tarins ,in questi non appare il “bianco gessoso” che resta sempre e solo un carattere tipico nel patrimonio ereditario del  CArdinalino.

E’ probabile  che il “bianco gessoso” del Cardinalino sia il “supporto genetico” che è indispensabile alla fissazione del pigmento rosso nel piumaggio dell’esotico.

 


Con l’ibridazione  il  Cardinalino ha trasmesso il  carattere mosaico ai Canarini


Accoppiando un Cardinalino (sia maschio e sia femmina: quest’ultima presenta la stessa “carica genetica” del rispettivo maschio ) ad un Canarino ( femmina o maschio) si verifica un “particolare fenomeno ereditario” (che ho individuato molti anni fa e che ho bene descritto e illustrato nel predetto mio libro “Fringillidi speciali” ) : gli ibridi F1 NON ereditano  tutti il 50% del patrimonio del padre e il 50% del patrimonio ereditario  della madre (come molti ritengono, in quanto la percentuale di eredità al 50% si manifesta raramente nelle ibridazioni,dato che prevale negli ibridi la specie a “sessualità forte” sulla specie a “sessualità debole”) ,ma essi ereditano i geni  in due modalità:

1) O l’ “l’eredità di porzioni del patrimonio ereditario del CArdinalino ” che sono “portatrici” del “carattere mosaico”, le quali,combinate con “altre porzioni del patrimonio ereditario del Canarino” trasmettono al Canarino il “fattore mosaico” del Tarin rouge ;

2) Oppure  il Cardinalino  trasmette “altre porzioni” del suo patrimonio ereditario le quali sono prive dei geni per il mosaico. Nel primo caso appariranno ibridi F1 in possesso del “fattore mosaico” e nel secondo caso ibridi privi di detto fattore. Da questi due tipi di ibridi deriveranno Canarini a fattore rosso:

A) Canarini mosaico  e ,  B) Canarini non mosaico e questi sono altri due importanti fatti  che qualunque  allevatore può verificare.


Come si manifesta nei Canarini il fattore mosaico ereditato dal Cardinalino


Prendiamo in esame i seguenti fatti,dedotti da esperienze controllate di allevamento:

1) Nei lipocromici le femmine Canarine mosaico metteranno in evidenza l’esteso e magnifico “bianco gessoso” (molto simile o uguale  quello delle femmine di Tarin rouge con mutazione doppio diluito) con le “zone di elezione” sulle spalle e sul groppone e soffusioni rossastre nella zona mediana del petto ( che possono,queste, talvolta mancare delle Canarine selezionate “nuovo tipo”). Inoltre sono presenti (non in tutte) i “ciliari” rossi o arancio.

2) Questi “ciliari” mancano nelle Cardinaline “doppio diluite” e ciò si spiega dal fatto che “non si può pretendere che un fattore genetico presente in una specie di Uccelli si possa sempre manifestare tal quale nei minimi dettagli in una altra specie” in quanto, nelle ibridazioni tra due diverse specie, si verificano delle “combinazioni genetiche” che portano a manifestazioni somatiche diverse da una specie all’altra,e ciò avviene soprattutto quando si ha a che fare con caratteri quantitativi.

3) Stesso ragionamento vale per la “U” rovesciata rossa  presente sul petto delle femmine di Cardinalino ,che non può manifestarsi tal quale sul petto delle Canarine.

4) Simili valutazioni genetiche si possono fare anche per la “mascherina” presente nei maschi mosaico  che,influenzata dagli ormoni maschili,appare come il risultato di particolari  combinazioni genetiche tra le due specie in causa. Ma è un fatto innegabile che il “mosaico” sia una caratteristica tipica della specie Carduelis cucullatus e che detta caratteristica può essere “traslocata” ad altre specie,tramite l’ibridazione come,appunto, è avvenuto nella specie Serinus canarius.

5) Le Canarine mosaico a fondo giallo si sono ottenute da accoppiamenti  sia  tra Canarini mosaico arancio x Canarini gialli  e sia tra Canarini mosaico r.a. o a. x Can. arancio o anche Can. mos. ar. x Can. mos. ar. e successive selezioni verso la tonalità gialla,come ampiamente la “antica” stampa specializzata descrive

(vedi,ad. es. “New Coloured Canaries” –Autore: A.K.Gill –Ed. “Cage and Aviary Birds” –London,1955, tradotto anche su “Fringillidi speciali”) 

                      
Riassunto conclusivo


I predetti sono fatti verificabili da tutti gli allevatori e che dimostrano che il “mosaico” è un carattere innato nel patrimonio ereditario del Tarin rouge,magnifica specie che ha donato una nuova categoria ( “mosaico” alle due già esistenti categorie intenso e brinato) al piumaggio dei Canarini domestici e che evidenzia uno “spinto dimorfismo sessuale” (fortemente dipendente dalla azione degli ormoni sessuali) ,carattere unico e del tutto diverso dalla superbrinatura ( questa poco influenzata dagli ormoni sessuali) e ritengo un errore di valutazione sostenere,come fanno alcune persone, che “ mosaico e superbrinatura”  siano più o meno la stessa cosa,dato che i due caratteri dipendono ,ognuno, da 2 diversi gruppi  di “geni multifattoriali” con ben distinta origine genetica.

Data la mia lunga esperienza (oltre 20 anni) nell’allevamento dei Canarini mosaico rosso arancio. derivati da ibridazioni e reincroci con Cardinalini  e loro derivati (R1,R2,ecc.), potrei aggiungere numerose altre argomentazioni sul “fattore mosaico”,ma esigenze di spazio mi costringono a fermarmi qui ( i lettori interessati ad approfondire questi argomenti possono leggere il mio libro “Fringillidi speciali” ricordato in precedenza). In questo articolo, ho  preso in esame argomenti difficili, molto discussi  da oltre 70 anni  e,nel loro insieme,alquanto complessi e,per questo, ho utilizzato un linguaggio il più possibile semplice e comprensibile ed ho evitato di addentrami in argomenti con  formule scientifiche. Ma è importante è che i concetti fondamentali siano bene compresi dai Lettori. Spero di essere stato chiaro.

Coloro che intendessero rivolgermi domande,possono inviare una e-mail a: g.debaseggio@tiscali.it.


Il comportamento genetico dei fattori : intensivo-brinato e mosaico


Non è,ancora oggi, del tutto chiaro il comportamento genetico dei tre fattori (categorie del piumaggio) predetti. Esistono le seguenti ipotesi ancora da verificare,trattandosi di serie alleliche multiple  : il “brinato” è recessivo nei confronti del “mosaico” e dell’”intensivo”,mentre  il mosaico è recessivo nei confronti dell’ intensivo. Se indichiamo con lettere “ MAIUSCOLE” i geni dominanti e con lettere “minuscole” i geni recessivi avremo i seguenti schemi:
II = INTENSIVO ( dominante omozigote o “doppio intensivo” sub-letale)      
bb = brinato ( recessivo omozigote)      Ib = INTENSIVO/brinato ( eterozigote int. portatore di brinato) 
mm = mosaico ( omozigote )     mb = mosaico/brinato (et.)       Im = INTENSIVO/mosaico  (et.)


Accoppiamenti tra intensivi e brinati

  1. II x bb = 100% I/b
  2. Ib x bb = 50% Ib   -  50% bb
  3. bb x bb = 100%  bb (sconsigliato)
  4. Ib x Ib = 25% II  - 50% Ib  -  25% bb

Accoppiamenti tra intensivi e mosaico
Se supponiamo che l’intensivo è dominante sul mosaico ,avremo:

  1. II x mm = 100% I/m (intensivo portatore di brinato)
  2. Im x mm =  50% I/m   -   50%  mm
  3. Im x Im  = 25% II  -  50%  I/m   - 25% mm
  4. mm x mm  = 100% mm

Accoppiamenti tra brinati x mosaico
Non consigliabili  dato che si tratta di  “linee genetiche opposte” che portano ad una prole con piumaggi voluminosi,scomposti ,dilavati.


Commento finale


Abbiamo esaminato argomenti difficili e complessi ,molto discussi da oltre 70 anni e abbiamo utilizzato intenzionalmente un linguaggio scorrevole e comprensivo evitando il più possibile termini tecnici e scientifici di difficile comprensione. Ma è importante che gli argomenti fondamentali siano ben compresi dai Lettori interessati . Mi auguro di essere stato chiaro.

 

                                                                                                                                                 Giorgio de Baseggio
                                                                       ( copyright :vietata la riproduzione senza l’autorizzazione scritta dell’Autore)

 

La solida e ben collaudata preparazione scientifica e tecnica dell'Autore, completata da una pluridecennale esperienza di allevatore, ha permesso la realizzazione di questa originalissima opera dedicata a particolari Specie, Razze e Varietà di Fringillidi selvatici e domestici.
L'Autore di questo libro, Giorgio de Baseggio, è un noto studioso di chiara fama internazionale, esperto nell'allevamento di molteplici specie di volatili da gabbia e da voliera: soprattutto Passeriformi, granivori ed insettivori, ma anche di Galliformi. È stato Professore di Genetica, di Anatomia e di Fisiologia degli Animali domestici, di Zootecnia, di Zoognostica, specializzato in Avicoltura. Studioso di Ornitologia, di Ornitocoltura, di Ibridologia, di Patologia aviare, di Sistematica, di Tipologia; pubblicista, fondatore e direttore di due periodici di ornitologia e di omitocoltura: "Il Mondo degli Uccelli" (organo ufficiale dell'A.N.I.E.I., Associazione Nazionale allevatori di uccelli Indigeni, Esotici e loro Ibridi, di cui fu anche il Presidente) e "Italia ornitologica" (organo ufficiale della F.O.I.), che diresse per molti anni. Da oltre un ventennio Editore dei propri libri.
Qualificato redattore di molte riviste di avicoltura, italiane ed estere. Autore di numerosi saggi ed articoli all'avanguardia in molti settori dell'ornitologia e dell'ornitocoltura. Membro di diversi organismi ornitologici ed omitofili italiani ed esteri, tra i quali il C.R.O. (Centre de Recherches Ornithologiques) della C.O.M. (Confederazione Ornitologica Mondiale).
Apprezzato relatore scientifico, geografo, disegnatore e pittore. Fondatore, nel 1998, di un organismo scientifico "Centro Studi ornitologici Alessandro Ghigi" (in memoria del grande zoologo e ornitologo, Maestro dell'Autore) che, tra i vari scopi, ha quello di mettere a disposizione degli studiosi di tutto il mondo le conoscenze e gli studi dei più valenti allevatori. Nel 1975, dall'ibridazione di Serinus alarlo x Canarina domestica, osservando gli ibridi, ebbe l'intuizione della Legge della negritudine (detta anche L. dell'ipermelanismo), la quale, con numerosi esperimenti e studi negli anni successivi, venne confermata e approvata anche da qualificati omitologi, come Legge evoluzionistica; nel 1978 individuò la Regola dell'ipercromismo (vedi nel testo), altra regola evoluzionistica. Autore dei seguenti libri: I Ploceidi (1970); Canarini arricciati (1974: I ristampa); Canarini di tutto il mondo (1981, 2^ edizione ampliata 1984) dedicato ai Canarini domestici e selvatici; Border, Gloster, Crested e Norwich (1989); Campioni e Razzatori (1989: con I ristampa e una nuova edizione ampliata nel 1996); Fringillidi (co-autore D. Alderton, 1992); Pappagallini ondulati (idem); Ibridologia (1993, con 2 ristampe); Cardellini e Lucherini (1995, nuova edizione ampliata 2003); Canarini arricciati pesanti (1996); Allevamento dei Cardellini (1997, con I ristampa); Allevamento dei Fringillidi (1999, con I ristampa); Il Cardellino euroasiatico(co-autore M. Natale, 2000, con I ristampa); Fringillidi speciali (2005). Quest'ultimo originalissimo volume è il risultato dell'approfondito e dettagliato studio (scientifico, tecnico e pratico) di oltre un cinquantennio di esperimenti dell'Autore con numerose Specie, Razze, Varietà di Fringillidi domestici e selvatici. Esso mira, tra l'altro, ad ottenere sia il Canarino rosso genetico e sia il Canarino nero uniforme e suoi derivati. L'Autore indica numerose "strade" già percorse e percorribili con concrete possibilità di conseguire dei risultati spettacolari e nuovi nel campo del colore, estensibili ad altre Varietà, Razze e Specie, in considerazione della accertata fertilità degli ibridi, incroci e reincroci . Un libro unico al mondo, che rivoluzionerà la futura Canaricoltura. La sua consultazione è indispensabile agli ornitologi, agli allevatori, agli studiosi della evoluzione e della genetica del colore, agli appassionati. Gli argomenti esposti trovano ampia, chiara, circostanziata trattazione.
L'Autore Giorgio de Baseggio ringrazia sentitamente il  sig Marco Cotti per la sua abilità tecnica,grafica ed estetica che ha permesso l'ottima presentazione e pregevole illustrazione del predetto articolo e  il sig. Alamanno Capecchi  per l'invio di alcune  fotografie.
 
Torna alla pagina Articoli free